martedì 28 aprile 2015

Emergenza Nepal

Vi prego, aiutiamoli.

http://agire.it/it/donaora_nepal.html?utm_source=blogger&utm_medium=blogger&utm_campaign=nepal

https://www.youtube.com/watch?v=rgfxM79Gu1w

lunedì 27 aprile 2015

Filastrocca del diritto al gioco


 
Fammi giocare solo per gioco

Senza nient’altro, solo per gioco

Senza capire, senza imparare

Senza bisogno di socializzare

Solo un bambino con altri bambini

Senza gli adulti sempre vicini

Senza progetto, senza giudizio

Con una fine ma senza l’inizio

Con una coda ma senza la testa

Solo per finta, solo per festa

Solo per fiamma che brucia per fuoco

Fammi giocare solo per gioco.

 
(B. Tognolini)

giovedì 23 aprile 2015

Quattro


Gli ho stampato gli inviti con i dinosauri. Perché i dinosauri sono, adesso, la sua passione.

Ho preparato rustici, pizzette e panini, allestito la stanza a tema, contattato una animatrice.

Ho disdetto la prima festa, causa virus intestinale e fatto nuovamente, inviti, rustici e pizzette. Di nuovo animatrice e allestimento.

L’ho visto arrivare con lo zio, con gli occhi inzuppati di stupore, intrisi come le macine in un cappuccino caldo, su quelle gambette secche, così certe e fiduciose.

Quando si emoziona, gli si inumidiscono gli occhi. Gli diventano ancora più grandi, quasi gli servisse più spazio per contenere la meraviglia.

Perché l’incredulità letta sulle facce dei bambini ripaga di tutto. Delle fatiche, delle notti insonni, degli occhi cerchiati. Quando, invece, si arrabbia, mi dice che non crede alle fate. Poi, si ricorda della storia di Trilly e di Peter Pan e impaurito dal fatto che se un bambino dice di non credere alle fate, una fatina da qualche parte muore, torna sui suoi passi e giura di crederci con tutto se stesso.

A tutti indica che ha quattro anni, aggiungendo che è grande, ora, grande come la sua mamma che, è spesso anche un po’ sua figlia, sorella e fratella e sposa. Che va bene essere multitasking, ma così forse è davvero troppo.

Gli abbiamo fatto una grande torta, verde, con un vulcano e vari dinosauri sparsi sopra, compreso un t-rex somigliante ad una lucertola grassa per dissuadere i piccoletti dal ficcarci dentro dita ed quant’altro.

E’ stato strano sentirlo meno “mio” in mezzo agli amici, suoi. Diverso, vederlo divertirsi senza di me.

Lo vedo spesso, in altre situazioni, cercarmi con lo sguardo in cerca di approvazione e sostegno, pur nel tentativo, non sempre arduo, di fare le cose da solo. Sono attimi, momenti in cui i nostri sguardi si incontrano, in cui non servono né parole né silenzi, perché il tempo non ha valore.

E nuovamente e perennemente si ripete quel momento preciso di quattro anni fa.

Quell’esatto istante in cui per la prima volta ci siamo riconosciuti e quello sguardo di mille e mille anni, mi ha detto tutto.

Ed io tutto, gli ho dato.

 

 

mercoledì 8 aprile 2015

Le donne cialtrone


Le donne si dividono in tre categorie: quelle che mettono la crema idratante solo sul viso, quelle che la mettono sul viso e sul corpo, quelle che non la mettono né sull’uno né sull’altro.

Le donne cialtrone rientrano nella prima categoria. La stesura dell’idratante solo sul viso, tralasciando il corpo, la dice lunga sulla trasandataggine della donna che impiegherà, tale svista in molte delle altre sue attività. Non è che il corpo abbia fatto qualcosa di specifico, alla donna cialtrona, ma richiedendo più tempo, data la vastità dell’area rispetto a quella circoscritta del volto, la cialtrona rimanda, posticipa, rinvia. Il vero problema sta nel fatto che la cialtrona, per pigrizia mentale, indole e inclinazione può dare estrema importanza, magari a un piccolo dettaglio, lasciando indietro perfino una cosa assai più importante. La cialtrona è disorganizzata, non sa cosa sia il metodo, ha norme e regole che soggiacciono solo ed esclusivamente al suo cuore grande. Quindi, uomini in cerca di una compagna, vi consiglio di chiedere alla presunta prescelta quale rapporto abbia con la crema idratante per poi farvi i vostri conti.