domenica 13 maggio 2012

Mother’s day


C’è l’essere madre, non esserlo, l’essere la madre di mio figlio. C’è il prima e il dopo lui, c’è un anno di vita insieme a qualcuno che è il tuo prolungamento eppure è altro da te. Diventare madre ti si attacca addosso come l’ombra e come un’ ombra ti segue incessantemente, ovunque, per sempre.
Sei madre dell’idea che hai di tuo figlio prima ancora che egli nasca, lo sei del bambino nato come di quello perso, di quello andato e di quello ritrovato, di Caino quanto di Abele. Lo sei, non puoi farci niente. Se mio figlio sentisse per me anche solo la metà di quello che io provo per la mia, sarei la madre più appagata di questo emisfero.
Scusatemi, ma c’è un nano di circa settantacinquecentimetri che tira i lembi del mio pigiama perché io faccia apparire sullo schermo il gatto puzzolone…….
Auguri a tutte le mamme a chi lo è già e a chi lo sarà.

1 commento:

  1. Bellissimo questo post! Hai trovato le parole perfette per raccontare ciò che è difficile dire. In un ritardo mostruoso, buona festa della mamma, comunque... tutti i giorni dovrebbe essere la festa della mamma!

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